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Chi sono
Chi è Samuele Becchio
Finiti gli studi superiori si arruola volontario nell’Esercito con una ferma annuale. Presta servizio al 1° Reggimento Artiglieria da Montagna di Fossano (negli Alpini) e partecipa all’ operazione Expo 2015 volta a
garantire la sicurezza nel capoluogo lombardo durante l’esposizione mondiale.
Successivamente lavora per una palestra dove scopre e sviluppa la sua passione per il lavoro a contatto con le persone. Si occupa non solo della gestione della clientela, ma anche dell’organizzazione interna della sala stessa.
Approda a seguito di queste due esperienze nel campo delle assicurazioni, entrando nel team di
Assicurazione Carmagnola sotto il forte brand della Reale Mutua.
Parallelamente, con un po’ di coraggio (e un pizzico di autolesionismo), inizia anche la carriera universitaria
iscrivendosi al corso di Scienze internazionali, per lo Sviluppo e la Cooperazione al Campus Einaudi di Torino.
Tornando alla professione, serve poco tempo prima che capisca quanto questo mestiere gli piaccia e sia
fatto apposta per lui; nel giro di appena 6 mesi riceve la gestione di una Subagenzia: quella di Casalgrasso;
dopo altri successivi 2 mesi gli viene data la possibilità tanto preziosa quanto rara di crearsi una propria
squadra. Alla vigilia del 3° anno gli viene affidato il difficile compito di aprire da zero una nuova Subagenzia
(a Caramagna), raggiungendo così quota 2.
È bastato pochissimo tempo per far appassionare Samuele al Ramo danni, in particolare quello dei c.d.
Rami Elementari, ossia le assicurazioni contro l’incendio, il furto e per la Responsabilità Civile di privati e
aziende… per farla breve: quel che NON è auto o vita.
Decide così di dar vita al progetto “SAMUELE BECCHIO consulente assicurativo – edizione privati”.
Al di là degli aspetti più comuni e quotidiani visti sin ora, come le ben conosciute polizze RC auto, anche a causa del cambiamento ineluttabile delle politiche (sempre meno) welfariste del nostro Paese, si sta osservando una graduale tendenza ad un atteggiamento più “filo-assicurativo” da parte degli italiani.
Una delle caratteristiche prodotte da tale evoluzione è la necessità di una conoscenza sempre più specifica e sempre più focalizzata sui diversi rami assicurativi.
Sta diventando sempre più complicato essere un assicuratore onnisciente, ed ecco perché, talune volte, alcuni professionisti di questo settore decidono di percorrere una determinata strada, per poter essere sempre più specializzati su una specifica branca del mondo assicurativo.
Samuele Becchio è un assicuratore specializzato sulla gestione dei rischi del personale sanitario.
Come mai questa presa di posizione?
“Si tratta principalmente di una mia scelta; mi sono reso conto, quasi contemporaneamente, che:
a) Nel mondo assicurativo ero molto più attratto e stimolato dal lavoro creato con professionisti ed aziende che da tutto il resto.
b) Volevo approfondire e diventare esperto di un determinato ambito, essere tuttologo nel mondo assicurativo è ormai impossibile.
Così, visto che contavo già un buon numero di dottori tra i miei clienti, ho scelto di essere un riferimento per i medici e per il personale sanitario.”
Quali e quante insidie si nascondono dietro una polizza di RC professionale di un medico?
“Veramente tantissime! Partiamo dal fatto che questi tipi di polizze hanno un funzionamento particolare, dettato dalla clausola claims made, la quale non fa funzionare il contratto di assicurazione come tutti gli altri.”
In che senso?
“Nel senso che, ad esempio, mentre nelle altre polizze, come quella dell’incendio di casa o la banale RC auto, per poter pagare un sinistro è sufficiente che ci sia una copertura assicurativa nel periodo interessato, nelle RC professionali ciò non basta! Questo perché la determinante è il periodo della richiesta di risarcimento e non quello dell’avvenimento del sinistro… ma in realtà non è nemmeno così semplice, ci sono tutta un’altra serie di fattori da considerare e che potrebbero mettere a rischio la liquidazione del sinistro!”
Quali sono altre criticità?
“Oltre al discorso legato alla clausola claims made citata poc’anzi, è opportuno conoscere molto bene la Legge Gelli – Bianco, che regola proprio il rapporto dei medici alla copertura professionale. Noto spesso durante le mie consulenze con i medici, specialmente con quelli giovani, grandi perplessità in merito; o peggio, tante volte mi trovo di fronte persone che sono state mal indirizzate e hanno di conseguenza una concezione errata (o parziale) della realtà dei fatti!
In tantissimi, per citare un esempio ricorrente, vengono a chiedermi la copertura alla colpa grave. Il che andrebbe anche bene, peccato che questa domanda nasca da ben due convinzioni errate: la prima è legata alla credenza che la colpa grave possa essere NON garantita in polizza, quando in realtà è l’opposto, cioè è la colpa lieve che può essere omessa; la seconda, legata tra l’altro alla prima convinzione, è che ci siano dei casi in cui, per risparmiare, si possa acquistare con leggerezza e tranquillità una polizza con la limitazione alla sola colpa grave! ERRORE madornale!!”
Perché è un errore acquistare una polizza con la sola colpa grave?
“Quasi tutti pensano che, se sono dipendenti di una struttura sanitaria, quest’ultima sia l’unica responsabile per eventuali problematiche e che, alla peggio, essa si possa rivalere sul medico solo in caso di colpa grave.
Questo ragionamento è vero solo in parte.
Tale scenario, infatti, si realizza solo nel caso in cui il paziente leso, assieme al suo avvocato, decida di fare causa alla sola struttura.
Cosa succede però se la causa viene intentata, oltre che alla struttura ospedaliera, anche in maniera diretta contro il professionista?
Ecco, in questa ipotesi, se si tratta di colpa lieve il medico ne dovrà comunque rispondere… mettendo quindi mano al proprio portafoglio!
Ha senso dunque limitare una copertura solo ad un determinato ventaglio di possibilità?
Io, personalmente, lo sconsiglio sempre vivamente.”
Fin ora abbiamo parlato dell’incombenza principale per i professionisti sanitari, la RC; esistono anche altre polizze che tu generalmente consigli ai tuoi assicurati?
“Certamente! Quasi tutte le polizze di RC professionale che escono dalla mia ventiquattrore sono accompagnate da una copertura ad hoc per la tutela legale.
Quest’ultima, come fa intendere il nome, serve per coprire le spese legali al professionista casomai venisse citato davanti ad un tribunale! Coprono le spese sia per la fase stragiudiziale, sia quelle per la fase giudiziale.
Io tengo a ricordare sempre ai miei assicurati che la RC, seppur di fondamentale importanza, ça va sans dire, interviene comunque in fase finale dopo che un giudice ha emesso una condanna. Chi paga però le spese di tutto l’iter (o forse oserei più dire “il calvario”) giudiziario?
Sapere di avere una somma, che può mediamente oscillare tra i 10’000 e i 30’000€, da parte, pronta ad intervenire per pagare l’avvocato, credo che sia una delle sensazioni di sicurezza maggiori che un assicuratore possa garantire ad un suo assicurato!”
Durante l’intervista hai già lasciato qualche traccia e qualche spunto per rivedere la situazione assicurativa dei professionisti della sanità. Se però un medico volesse saperne di più o avesse necessità di contattarti direttamente, quali canali può usare?
“Per avere maggiori informazioni consiglio di cercare il mio sito: www.sbassicurazioniprofessionali.com
Li si possono trovare articoli che approfondiscono molto bene alcune tematiche che abbiamo a malapena sfiorato durante l’intervista. Ovviamente si trovano anche articoli che parlano di altri punti salienti delle RC professionali sanitarie.
Essendo però argomenti molto complicati da capire, ho anche creato una sezione video, dove chi ha bisogno può comodamente ascoltare ed osservare le spiegazioni che ho appositamente formulato con l’ausilio di schemi e grafici.
Chi invece avesse bisogno di una consulenza ha 3 opzioni:
1) Può contattarmi direttamente al 340 84 13 987
2) Può inviare una mail all’indirizzo assicurazioni.professionali@assi33.it
3) Può compilare il form che trova sul mio sito www.sbassicurazioniprofessionali.com
Ultimo ma non meno importante ci tengo a precisare che è anche possibile ordinare dal sito il mio kit informativo. Si tratta di un box cilindrico che contiene diversi fascicoli in cui vengono esaminati tutti i punti necessari per una copertura assicurativa a 360°, ad hoc per chi lavora nel campo della sanità.”
Quanto costa la consulenza?
“La prima consulenza è gratuita. Diciamo che è il mio impegno (specialmente in questo periodo difficile per tutti, particolarmente per chi l’emergenza l’ha vissuta e combattuta in primo piano) è di garantire l’accesso a prestazioni assicurative di qualità a tutti coloro che ne hanno necessità.
Ci tengo a far si che si crei più informazione e istruzione possibile su questo campo. Trovo assurdo che ancora oggi, con l’era industriale 4.0, ci siano ancora neolaureati che mi chiedano polizze che rischiano solo di bruciarli in partenza alla prima difficoltà; oppure dottori prossimi alla pensione che non sanno cosa sia l’ultrattività decennale!
La missione che mi sono prefissato (e qui ritorna la mia deformazione professionale da ex alpino dell’Esercito Italiano), è quella di fare in modo che, a seguito di una consulenza, il mio interlocutore ne esca ALMENO istruito e consapevole. Dopodiché sarà lui a decidere che strada percorrere, se continuare con me, se andare da un altro assicuratore o se farsela da solo online, ma almeno sarà in grado di valutare da solo a quali rischi sta andando incontro o da quali è riuscito a scampare!”